Obesità infantile: quello che devi sapere

5 ottobre 2020
farmacia_obesita.jpg

L’obesità infantile è un problema di notevole rilevanza sociale. Il fenomeno, estremamente diffuso anche in Italia, soprattutto al sud, è il risultato di un bilancio energetico positivo protratto nel tempo; in pratica si introducono più calorie di quante se ne consumano. In Italia il 21 per cento dei bambini della scuola primaria è in sovrappeso e il 9 per cento è obeso. Il 50 per cento degli adolescenti obesi rischia di esserlo anche da adulto.

Le cause che determinano il sovrappeso possono essere diverse: sia genetiche (obesità in famiglia), sia materne (diabete pre-gestazionale e gestazionale, fumo), sia fetali (alto o basso peso alla nascita), sia alimentari (uso di bevande ipercaloriche), sia riguardare la durata del sonno inferiore al normale e la scarsa attività fisica (meno di trenta minuti al giorno), spesso associata a sedentarietà (oltre due ore al giorno davanti alla TV o ai videogiochi).

Un bambino obeso rischia di soffrire di disturbi un tempo considerati tipici dell’età adulta: il diabete tipo 2 e le malattie cardiovascolari, cioè ipertensione, infarto cardiaco e ictus cerebrale.
Tutte patologie che si è sempre ritenuto essere scomodo patrimonio dell’adulto, con la nefasta conseguenza di aver trascurato l’obesità del bambino e rimandato ogni possibile intervento a data da destinarsi. Si contava sul fatto che, crescendo, il grasso sarebbe stato riassorbito dall’altezza e si riteneva (o si preferiva dire, per non aver seccature) che, comunque, non era proprio il caso di mettere a dieta un bambino: si lasciasse crescere in pace e “da grande”, se proprio non si fosse sistemato da solo, si sarebbe fatto il necessario.

Curare i bambini che oggi hanno problemi di peso resta un compito improcrastinabile. Per farlo, spesso occorre cambiare radicalmente sotto diversi aspetti, e cambiare è sempre una sfida, che richiede motivazione per il pediatra e per la famiglia. Per cominciare, alle visite di controllo chiedete al pediatra come va il BMI (Body Mass Index) di vostro figlio, se supera la soglia di rischio o se si sta alzando bruscamente rispetto alla visita precedente. I genitori hanno i bambini continuamente sotto gli occhi e non sempre riescono a valutare il loro peso da soli; spesso il pediatra ha paura di parlarne perché si è accorto di quanto siano diventati ipersensibili su questo tasto e non sa come affrontare il problema, ma lo farà volentieri se sarete voi ad autorizzarlo.

Tacere e aspettare, rimandando il problema, non è di alcuna utilità. L’obesità con gli anni aumenta, e tende a persistere dall’infanzia all’adolescenza. Non illudiamoci che il percorso sia più facile quando il bambino stesso prenderà coscienza del problema e potrà usare la sua forza di volontà. Il bambino, più dell’adolescente, può essere gestito e aiutato facilmente con l’esempio: è meglio che il medico parli solo con i genitori e non coinvolga i figli, se non verso l’adolescenza. Noi adulti abbiamo il compito di scegliere lo stile di vita familiare e così i risultati saranno migliori.

Il nostro unico scopo è prenderci cura di voi. Ci dedichiamo ogni giorno con ascolto, competenza e responsabilità alla vostra salute e al vostro benessere.

Link Utili

Copyright © Farmacia Cardillo 2017. Tutti i diritti riservati - Site by Visualizza