Vitiligine: macchie bianche sull’epidermide

2 settembre 2019
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La vitiligine è una perdita di melanociti che causa lo schiarimento di alcune zone della pelle ed è “conosciuta” soprattutto perché ha colpito alcuni personaggi famosi, come il compianto Michael Jackson e più recentemente l’attrice e modella polacca Kasia Smutniak ma che colpisce, in misura diversa, fino al 2% della popolazione mondiale.

La causa della vitiligine è sconosciuta, ma è un disturbo della pigmentazione cutanea che potrebbe comportare un attacco da parte del sistema immunitario alle cellule che producono il pigmento cutaneo melanina (melanociti). La vitiligine può avere carattere familiare o si può sviluppare spontaneamente.
Potrebbe verificarsi in concomitanza con certe altre malattie, ed è associata alle malattie autoimmuni (quando il corpo attacca i propri tessuti), tra i quali le malattie della tiroide sono i più comuni. È associata più strettamente alle patologie che rendono la tiroide iperattiva (ipertiroidismo, in particolare se causato dalla malattia di Graves) e a quelle che rendono la tiroide ipoattiva (ipotiroidismo, in particolare se causato dalla tiroidite di Hashimoto). Anche le persone affette da diabete, morbo di Addison e anemia perniciosa sono maggiormente predisposte alla comparsa di vitiligine. Comunque, la relazione tra questi disturbi e la vitiligine non è chiara e potrebbe trattarsi di coincidenze.

A seconda del numero e della localizzazione delle chiazze si distinguono:
vitiligine universale, che interessa quasi tutto il corpo;
generalizzata, che si diffonde in più zone;
localizzata, che può essere focale, quando interessa solo pochi punti in una piccola zona, o segmentale, quando interessa solo un lato del corpo e una singola zona (per esempio una gamba). La vitiligine localizzata segmentale è la forma più rara: nel 90 per cento dei casi si parla di vitiligine bilaterale e le chiazze sono disposte simmetricamente su entrambi i lati del corpo;
acrofacciale, in cui le macchie interessano solo le estremità e il volto;
perinevica, quando le macchie formano un alone bianco intorno a un neo.

Cause.
È certo che la causa della comparsa delle macchie è la perdita della melatonina, ma le ipotesi sull’origine di questa perdita sono molte.
Alcuni ricercatori ipotizzano che sia una malattia di origine autoimmune, in cui il sistema immunitario attaccherebbe i melanociti.
Visto che nel 30 per cento dei casi è riscontrabile una familiarità, cioè la stessa malattia è presente tra più membri della stessa famiglia, altri esperti la considerano una patologia su base genetica.
All’origine, secondo alcuni, potrebbe esserci anche:
un fenomeno di stress ossidativo dovuto a un eccesso di perossido di idrogeno;
un funzionamento anomalo del sistema nervoso;
la produzione di molecole tossiche da parte degli stessi melanociti;
eventi traumatici (inclusi interventi chirurgici);
agenti esterni tossici (come i fenoli);
gravi scottature;
disturbi alimentari e digestivi.

Sintomi.
Il sintomo principale è la comparsa di chiazze depigmentate, dette macule, che con il tempo possono crescere ed estendersi ad altre parti del corpo.
Il peggioramento può essere più o meno rapido e a volte la situazione rimane stabile per anni.
Soltanto in alcuni casi è associato prurito, che, in genere, indica la tendenza al peggioramento.
Anche se tutta l’epidermide può essere colpita, le zone in cui le macchie compaiono più di frequente sono il volto, le mani, i piedi e i genitali. A volte anche peli, capelli, barba, ciglia e sopracciglia presenti nelle aree depigmentate possono imbiancarsi.
In alcuni casi la depigmentazione interessa anche le labbra e la retina o il colore degli occhi, ma non è mai associata a perdita della vista.
In genere i sintomi peggiorano in primavera.

Complicazioni.
Nessun’altra caratteristica della pelle, al di là della pigmentazione, risente della malattia.

Le cure.
Anche se possono esserci periodi di miglioramento dei sintomi, soprattutto in estate, se non è trattata la vitiligine tende a peggiorare.
Non esiste una cura risolutiva. Tuttavia, i sintomi possono essere ridotti con diversi trattamenti.
Esistono prodotti di dermocosmesi che riducono la differenza di colore tra le macchie e il resto dell’epidermide, e creme cortisoniche che, soprattutto nelle prime fasi della malattia, possono aiutare la ripigmentazione riducendo l’infiammazione.
I bambini rispondono meglio alla terapia, mentre quando si soffre di questa malattia da più di quarant’anni è assai difficile ottenere risultati a breve termine.
In ogni caso, per vedere i primi risultati sono necessari tra i 3 e i 6 mesi ed è consigliabile continuare la terapia per almeno due anni.

La vitiligine che, spesso, è causa disagio psicologico (soprattutto nei soggetti con pelle scura) non sembra abbia scalfito minimamente la bellezza e la determinazione della splendida modella e attrice polacca Kasia Smutniak che su Instagram ha condiviso il suo “difetto” mostrando senza trucco (e senza inganno) la sua vitiligine che affiora sulla pelle del dorso della mano e sui gomiti. “Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI” e ho deciso di farla mia 💪.”

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